La fotografia di un anima attraverso quattro argomenti, quattro diapositive e quattro spunti musicali: memoria, percezione, politica e amore.
Un viaggio ironico e surreale che tocca la storia romana, il periodo tra le due guerre del secolo scorso, fa rivivere sullo stesso palco Giulio Cesare, Il Papa dei Piccioni, un ragazzo cileno vittima della barbarie e dell’omofobia, lo scultore delle montagne Sandrùn, August Strindberg e le infinite declinazioni dell’amore degli “uomini ponte”. Corti teatrali uniti in un unico respiro che viene su dalla pancia, vibra corde vocali e libera soggetti interdentali, prima di unirsi al vento.
Di e con Giulio Valentini
Musica Di Daniele Defranchis