Mi chiamo Scottex, ho cinque anni e mezzo e sono uno splendido Jack Russell Terrier anche ora che sono tornato nella palude.
In realtà non so se ne sono mai uscito perché quelli che hanno la palude dentro se la portano dietro in qualunque luogo, dalle Perramidi al deserto di Atacane passando per la Grande Perraglia.
A volte pensano di essersene tirati fuori e allora li vedi in un angolo riparato a tirare su con una cannuccia l’ultima declinazione di succo d’osso con le bollicine, ma è un’illusione. Una perruta illusione come quando gli umani fanno la finta di tirarti un pezzo di legno, alzano il braccio fino a fare arrivare il pugno dietro la nuca e poi di nascosto fanno cadere il premio dietro la schiena lanciando nello spazio tutto il vuoto che tengono dentro quella mano vuota.
Ma che puzza di cane è la palude? Ebbene, in poche parole la palude è l’essenza del cane sciolto. Ora, dico subito che a me questa cosa del cane sciolto inteso come uno che non ha padrone e per questo non è felice, è una schifosa gattata fascista. Ditemi mai perché un cane addomesticato dovrebbe essere più felice, serio e intelligente di un randagio! Come se l’obbedienza fosse sinonimo di furbizia…ma vaffangatto! I randagi sono liberi, sì liberi! Perchè mentre gli addomesticati eseguono l’ordine, i randagi elaborano la disobbedienza, scoprono la fuga e con essa la libertà.
Poi chiaro la palude ha anche a che fare con l’insoddisfazione, con il non essere capaci di trovare il proprio posto. Una sorte che nasce da un’incapacità e finisce per diventare orgoglio di non essersi piegati come gli altri.
E qui sta la differenza.
Gli addomesticati trovano un lavoro (qualunque sia l’importante è che conferisca stabilità economica) e non possono vivere senza una perra fissa: se vengono mollati ne trovano presto un’altra (chiunque sia l’importante è che è che conferisca stabilità emotiva); i randagi vorrebbero solo essere randagi forti abbastanza da prendere la direzione propria dei randagi, ma dato che spesso non sanno neanche quale essa sia finiscono per prendere parte a qualche ballo mascherato dove non si debba leccare esageratamente per avere in cambio un pezzo di carne secca quotidiana.
Per quanto riguarda l’amore poi spesso è il ballo mascherato a tramutarsi in palude: a furia di cercare l’ideale perra perduta di nome Trump, l’ideale diventa la ricerca e con la ricerca si perde l’ideale, perché l’ideale è sempre quello che non c’è ancora, è il sole dell’avvenire che non si può vedere mai con il muso sotto il livello dell’acqua putrida del perraquitrinio.
E qual’è dunque la chiave della palude?
“Il cielo e la terra sono spietati e trattano miriadi di creature come cani randagi“, dice Tzu Dog Lao.
Semplice, smettere di credere che esista.