Tredici mesi fa «l’Italia aveva febbre alta e non bastava un’ aspirina» ma una «medicina amara non facile da digerire ma assolutamente necessaria per ESTIRPARE LA MALATTIA», dice Monti. «Sono proprio le riforme strutturali spesso promesse ma non mantenute. Quando 13 mesi fa ci è stata affidata dal Capo dello Stato e dal Parlamento la responsabilità di rimettere in carreggiata l’Italia, eravamo consapevoli dei da richiedere agli italiani», aggiunge.
«Siamo riconoscenti a Monti per ciò che ha fatto. L’agenda del suo governo dimostra coraggio e lungimiranza», sottolinea l’ad della Fiat, Sergio Marchionne parlando davanti al premier.
E giù applausi. Manca la Fiom, CGIL e dissidenti. ESTIRPATI.
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